Le malattie - I parassiti animali

LE MALATTIE

Conoscere e riconoscere gli agenti patogeni è indispensabile per difendersi da loro. Conoscerli, consente in via preventiva di attuare corrette pratiche colturali ed evitare condizioni ambientali che ne favoriscano l'attecchimento. Riconoscerli, consente di usare  rimedi e prodotti appropriati. In via generale va detto che occorre usare sempre terricci di qualità (che sono opportunamente trattati e disinfettati) e praticare una costante osservazione delle piante per individuare precocemente le malattie, rendendo di gran lunga più facile contrastarle. Nell'osservazione sarà utile avere a disposizione una lente d'ingrandimento.

 Nel proseguo non verranno indicati principi attivi o prodotti specifici di contrasto, anche perché l'uso di alcuni di essi è soggetto a limitazioni. Pertanto, avute le idee chiare quanto meno sulla famiglia del parassita da contrastare, chi non volesse fermarsi ai prodotti commerciali ad ampio spettro per quella casistica, potrà facilmente approfondire in rete la questione e chiedere consiglio al proprio vivaista di fiducia. Parimenti non verrà trattata la lotta biologica con insetti antagonisti in quanto difficilmente attuabile in ambito pseudo-domestico.

I parassiti delle piante li possiamo raggruppare in:

- parassiti animali;

- parassiti vegetali (funghi) vedasi altra pagina dedicata del sito;

- altri microorganismi (virus e batteri).

 I PARASSITI ANIMALI

  I parassiti animali che più comunemente  attaccano le piante succulente sono:

ordine acari - famiglia tetranichidi         (RAGNO ROSSO o ACARO DELLE FOGLIE)

prevenzione: questo acaro predilige purtroppo gli stessi habitat delle piante succulente (caldo e secco). Per prevenzione occorrerebbe di tanto in tanto nebulizzare le piante.

sintomi: è un acaro di dimensioni inferiori al millimetro dotato di otto zampe, con apparato boccale pungitore-succhiatore. La zona attaccata è la parte aerea delle piante che assume una colorazione grigio-bronzo che tende a spaccarsi con la crescita delle pianta.

rimedi: trattamento con acaricidi specifici sia ovicidi che adulticidi avendo cura di raggiungere anche la pagina inferiore delle foglie.

ordine ditteri - famiglia sciaridi (MOSCA SCIARA o MOSCA DEI TERRICCI)

prevenzione: occorre evitare i terricci molto torbosi ed umidi.

 

sintomi: la larva masticatrice, lunga circa 6 mm, senza zampe, è quella che arreca più danni e la troviamo nel terriccio. L'insetto adulto, pungitore-succhiatore, è un moscerino scuro di circa 3-4 mm che è possibile trovare a livello del terriccio e nella parte bassa della pianta. Le zone attaccate sono le radici ed il colletto, con conseguente ripercussione nella crescita della pianta.

 

rimedi: trattamento con insetticidi specifici cercando di raggiungere le larve nel terriccio. Per le piante coltivate in vaso si può sostituire il terriccio avendo cura di  eliminare tutte le larve che si sono annidate nella pianta/radici.

Nematodi (ANGUILLOLE o VERMI CILINDRICI)

prevenzione: occorre evitare i terricci molto torbosi ed umidi.

 

sintomi: le dimensioni di questo vermetto cilindrico vanno generalmente da qualche decimo di millimetro a circa due millimetri. Penetra nelle radici dove forma caratteristici noduli (galle). La pianta va incontro ad un generale deperimento ed ingiallimento sino alla morte.

 

rimedi: trattamento delle radici con nematocidi specifici. Si può tentare anche di salvare la pianta immergendola in acqua a 55-60 °C per circa 15 minuti, tagliando poi tutte le radici e ripiantandola in terriccio e vasi nuovi.

ordine rincoti - famiglie pseudococcidi  e diaspididi

(COCCINIGLIA FARINOSA, COTONOSA e A SCUDO)

farinosa

prevenzione: oltre ai consigli di carattere generale citati in premessa ed a quello di non usare terricci molto torbosi, non ci sono grandi attività preventive da mettere in atto. Questi parassiti prediligono infatti gli stessi habitat delle piante succulente (caldo, terriccio asciutto a lungo).

sintomi:sono parassiti pungitori-succhiatori che attaccano sia la parte aerea che le radici delle piante. La loro presenza è rivelata dalle secrezioni farinose, cotonose e a scudo che si creano a protezione. A lungo andare la pianta andrà incontro a deperimento, scoloramento, comparsa di formiche e sviluppo di funghi dovuti alla secrezione zuccherina (melata) delle cocciniglie. La presenza dei funghi porta poi alle fumaggini. Quando l'attacco è a livello radicale di solito ci si accorge della loro presenza quando la pianta è già indebolita.

rimedi:quando l'infestazione è modesta le cocciniglie possono essere rimosse manualmente con l'uso di un pennellino o spazzolino, avendo cura di non spargerle tutt'intorno. Buoni risultati si ottengono anche con una soluzione di 25 g di sapone di Marsiglia solido (o 30 cc di sapone di Marsiglia liquido) per litro d'acqua, con la quale nebulizzare la pianta cercando di spruzzare direttamente sui parassiti. Nel caso della cocciniglia a scudo, saldamente ancorata alla pianta, occorrerà ammorbidire localmente lo scudo spennellandolo con una miscela in parti uguali di acqua ed alcool denaturato. A questo punto lo scudo potrà essere rimosso con un cotton fioc. In alternativa occorrerà impiegare insetticidi di contatto specifici per cocciniglia, in quando devono contenere sostanze in grado di sciogliere la barriera protettiva che questi parassiti creano, o insetticidi specifici per ingestione. L'impiego di insetticida a base di olio minerale non è generalmente tollerato dalle piante grasse. Per quanto riguarda l'uso di naftalina e canfora, si evidenzia che trattasi di sostanze tossiche e/o cancerogene.

cotonosa

 a scudo

ordine rincoti - famiglia afididi (AFIDI o PIDOCCHI DELLE PIANTE)

prevenzione: la presenza di formiche può portare ad un'infestazione di afidi perché quest'ultimi vengono allevati e protetti dalle formiche. Sarà pertanto opportuno contrastare le formiche.

sintomi:questi insetti hanno colore grigio/nero, verde e anche giallo, sono piccoli, con corpo tozzo e capo molto più piccolo dell'addome. Hanno apparato boccale pungitore-succhiatore ed attaccano generalmente i germogli più teneri. La sottrazione di linfa indebolisce la pianta che sarà più esposta ad attacchi di virus e batteri. La produzione di melata favorisce lo sviluppo di fumaggini (funghi).

rimedi: quando l'infestazione è modesta gli afidi possono essere rimossi manualmente. Buoni risultati si ottengono anche con una miscela di 20 g di alcol denaturato (1,5-2 cucchiai) per litro d'acqua o una soluzione di 25 g di sapone di Marsiglia solido (o 30 cc di sapone di Marsiglia liquido) per litro d'acqua, con le quali nebulizzare la pianta cercando di spruzzare direttamente sui parassiti. In alternativa occorrerà impiegare aficidi specifici cambiando spesso principio attivo perché questi parassiti sviluppano una certa resistenza.

ordine rincoti - famiglia aleurodidi (MOSCA BIANCA)

prevenzione: questo parassita predilige habitat caldi ed umidi ma non quelli ben ventilati. Evitare i ristagni idrici.

sintomi: sono moscerini di colore bianco candido che non superano i 2,5 mm ed infestano soprattutto la pagina inferiore delle foglie. Anche in questo caso la suzione di linfa produce l'indebolimento della pianta con giallume ed avvizzimenti fogliari; la pianta sarà più esposta ad attacchi di virus e batteri. La produzione di melata favorisce lo sviluppo di fumaggini (funghi).

rimedi: intervenire con insetticidi specifici avendo cura di trattare la pagina inferiore delle foglie. Cambiare spesso principio attivo perché questi parassiti sviluppano una certa resistenza.

ordine tisanotteri - famiglia TRIPIDI

prevenzione: distruzione dei residui vegetali infestati ed eliminazione della terra dove era coltivata una pianta infestata.

 

sintomi: l'insetto adulto raggiunge 2 millimetri circa di lunghezza, con sei zampe e quattro ali allungate. Ha apparato boccale pungitore-succhiatore. Provoca depigmentazione che volge al bruno-ruggine ed a volte deformazione della pianta; contribuisce alla trasmissione di virus.

 

rimedi: utilizzare insetticidi specifici avendo cura di cambiare spesso il principio attivo perché questi insetti sviluppano resistenza.

 

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